Il Lago Selva, nella frazione Cardito di Vallerotonda, è un bacino artificiale a sevizio delle centrali idroelettriche dell’Enel di Grotta Campanaro e di Cassino ed ha una capacità di 2 milioni di metri cubi di acqua. Il lago ed il paesaggio circostante risultano particolarmente congeniali alla pratica di attività sportive, come la pesca, la canoa, il volo con parapendio, lo sport della mountain bike. Da alcuni anni è in atto un progetto di valorizzazione ambientale con la realizzazione di strutture di accoglienza per incentivare nella zona l’afflusso dei visitatori.
La Riserva Naturale, in cui è situato il Lago di San Giovanni Incarico, si estende su una superficie, che interessa i comuni di San Giovanni Incarico, Arce, Ceprano e Falvaterra, nella Valle del Liri. Ha una superficie di 725 ettari ed è stata istituita nel 1999. Il territorio comprende anche le aree archeologiche di Fragellae e Fabrateria Nova, e ciò conferisce a questo luogo anche un richiamo di spessore culturale oltre che squisitamente naturalistico. La vegetazione è quella tipica delle zone umide, con canneti ai margini dei corsi d’acqua, mentre nelle zone più esterne la vegetazione è costituita da pioppi, salici, ontani e querce. Le acque del lago di San Giovanni Incarico sono abitate da diverse specie ittiche, come la carpa, la tinca, il persico sole, ed è quindi mèta frequentatissima da coloro che praticano la pesca d’acqua dolce. Nella zona umida, non è rara la presenza di rare specie di volatili, come la cicogna bianca, l’airone bianco ed il falco pescatore, mentre la zona di macchia è popolata da fagiani, pavoncelle, tortore e da alcuni mammiferi, come il riccio, la donnola, il tasso e la volpe.
Il fiume Liri nasce in Abruzzo, vicino Capistrello, e, attraverso la valle di Roveto e la piana di Sora, giunge ad Isola del Liri, dividendosi in due bracci che cingono la città. La cascata piccola si origina lungo il braccio di fiume, che scorre tra le pareti rocciose occidentali, mentre la cascata grande, lungo il corso d’acqua principale, compie il suo salto nel cuore del centro cittadino. Il fiume Liri prosegue verso la piana Pontecorvo e, dopo aver sfiorato il territorio cassinate, si congiunge al Gari, determinando l’origine del Garigliano, che segna il confine con la Campania fino al Tirreno. Lo sviluppo economico della zona è stato fortemente determinato dalla presenza di questo importante corso fluviale, che ha favorito la fertilità delle terre, ma anche l’avvento di numerose realtà industriali, nel settore tessile e cartario, in quanto fonte inesauribile di energia meccanica ed idroelettrica.
Il Lago Selva, nella frazione Cardito di Vallerotonda, è un bacino artificiale a sevizio delle centrali idroelettriche dell’Enel di Grotta Campanaro e di Cassino ed ha una capacità di 2 milioni di metri cubi di acqua. Il lago ed il paesaggio circostante risultano particolarmente congeniali alla pratica di attività sportive, come la pesca, la canoa, il volo con parapendio, lo sport della mountain bike. Da alcuni anni è in atto un progetto di valorizzazione ambientale con la realizzazione di strutture di accoglienza per incentivare nella zona l’afflusso dei visitatori.
La Riserva Naturale, in cui è situato il Lago di San Giovanni Incarico, si estende su una superficie, che interessa i comuni di San Giovanni Incarico, Arce, Ceprano e Falvaterra, nella Valle del Liri. Ha una superficie di 725 ettari ed è stata istituita nel 1999. Il territorio comprende anche le aree archeologiche di Fragellae e Fabrateria Nova, e ciò conferisce a questo luogo anche un richiamo di spessore culturale oltre che squisitamente naturalistico. La vegetazione è quella tipica delle zone umide, con canneti ai margini dei corsi d’acqua, mentre nelle zone più esterne la vegetazione è costituita da pioppi, salici, ontani e querce. Le acque del lago di San Giovanni Incarico sono abitate da diverse specie ittiche, come la carpa, la tinca, il persico sole, ed è quindi mèta frequentatissima da coloro che praticano la pesca d’acqua dolce. Nella zona umida, non è rara la presenza di rare specie di volatili, come la cicogna bianca, l’airone bianco ed il falco pescatore, mentre la zona di macchia è popolata da fagiani, pavoncelle, tortore e da alcuni mammiferi, come il riccio, la donnola, il tasso e la volpe.
Il fiume Liri nasce in Abruzzo, vicino Capistrello, e, attraverso la valle di Roveto e la piana di Sora, giunge ad Isola del Liri, dividendosi in due bracci che cingono la città. La cascata piccola si origina lungo il braccio di fiume, che scorre tra le pareti rocciose occidentali, mentre la cascata grande, lungo il corso d’acqua principale, compie il suo salto nel cuore del centro cittadino. Il fiume Liri prosegue verso la piana Pontecorvo e, dopo aver sfiorato il territorio cassinate, si congiunge al Gari, determinando l’origine del Garigliano, che segna il confine con la Campania fino al Tirreno. Lo sviluppo economico della zona è stato fortemente determinato dalla presenza di questo importante corso fluviale, che ha favorito la fertilità delle terre, ma anche l’avvento di numerose realtà industriali, nel settore tessile e cartario, in quanto fonte inesauribile di energia meccanica ed idroelettrica.