Chiesa di San Martino
La chiesa di San Martino, dalla facciata di chiara impronta settecentesca, conserva un antico portale romanico. Il luogo di culto e l’annesso monastero vennero edificati originariamente dal vescovo Leto nel 1127 per ospitare le monache benedettine.
Ridotte a tre nel XV secolo, le religiose vennero trasferite nei locali attigui alla chiesa di San Ippolito. Nel 1449 la comunità di Veroli supplicò Papa Urbano V per avere i Minori Osservanti in città. Il papa dette seguito a tale desiderio e inviò Giovanni da Capistrano a prendere possesso dell’edificio abbandonato dalla monache. La chiesa, una volta sotto il patronato della famiglia Campanari, ha un’unica navata con dodici cappelle. Sotto le tele emergono affreschi di notevole interesse. Una Madonna di scuola botticelliana, qui trovata, oggi è collocata all’interno del cortile di casa Reali.
Ridotte a tre nel XV secolo, le religiose vennero trasferite nei locali attigui alla chiesa di San Ippolito. Nel 1449 la comunità di Veroli supplicò Papa Urbano V per avere i Minori Osservanti in città. Il papa dette seguito a tale desiderio e inviò Giovanni da Capistrano a prendere possesso dell’edificio abbandonato dalla monache. La chiesa, una volta sotto il patronato della famiglia Campanari, ha un’unica navata con dodici cappelle. Sotto le tele emergono affreschi di notevole interesse. Una Madonna di scuola botticelliana, qui trovata, oggi è collocata all’interno del cortile di casa Reali.
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